“Una struttura di mercato che sembra disegnata ad hoc per decretare la crisi finanziaria e quindi il fallimento delle aziende che tutt’oggi rappresentano, con una quota superiore all’80 per cento, la struttura portante del trasporto merci italiano”. E poi “soluzioni tampone inadeguate alla falla che ormai ha squarciato il sistema italiano dei trasporti a cui dire basta” e l’invito ad avviare per l’autotrasporto merci “una riforma radicale che tenga conto dei processi di concentrazione in atto nel settore della logistica, e al tempo stesso, dei rischi che incombono su centinaia di imprese storiche dell’autotrasporto, strangolate da una normativa anacronistica”. A “diagnosticare” i mali che stanno letteralmente uccidendo il mondo dell’autotrasporto italiano, giorno dopo giorno e senza che nessuno intervenga con una “terapia d’urgenza” ma limitandosi a prescrivere terapie che fin troppe volte in passato si sono rivelate Continua a leggere