Se lo Stato spinge il ricambio dei camion più vecchi le imprese lo seguono. Lo dicono i numeri

Un primo segnale incoraggiante era già arrivato a gennaio, con il mercato degli autocarri e dei veicoli trainati che aveva fatto registrare rispettivamente una crescita dell’ 8,5 del 2,5 per cento, seguito da “numeri” ancora più confortanti a febbraio con aumenti a doppia cifra: più 12,3 e più 26,8 per cento, con il rilascio di 2.155 libretti di circolazione di nuovi autocarri e di 1.300 libretti di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti. Un’importante boccata d’ossigeno per il mercato dei veicoli industriali, sicuramente “spinto” dagli incentivi della prima finestra del Decreto investimenti del maggio 2020, che ha premiato in particolare le case costruttrici straniere, a quota 16,9 per cento contro il più 8,7 per cento dei marchi nazionali. Continua a leggere



Spedizionieri e corrieri spengono i motori. “E potrebbe essere la prima di una serie di scioperi”

Spedizionieri, corrieri, lavoratori di imprese di logistica e supply chain, società collegate alle attività di e-commerce, imprese cooperative fornitrici di servizi connessi, hanno deciso di fermarsi per 24 ore lunedì 29 marzo per l’intero turno di lavoro per protestare contro la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore, scaduto da un anno e mezzo. Per i dipendenti delle imprese di autotrasporto lo sciopero si protrarrà anche martedì 29 giorno in cui hanno deciso di incrociare le braccia anche i lavoratori di tutte le imprese le cui attività comprendono il trasporto carburante alla rete di pubblico approvvigionamento e di combustibile da riscaldamento, la raccolta e distribuzione del latte, il trasporto di medicinali e forniture per ospedali e case di cure, prodotti alimentari di prima necessità, animali vivi, attività definite come servizio minimo dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. “Una protesta inevitabile dopo le richieste dei datori di lavoro avanzate Continua a leggere