Abbiamo superato i 68 anni di età ma chiediamo la possibilità di poter continuare a guidare i nostri camion come del resto fanno molti camionisti stranieri che viaggiano sulle nostre strade. A fare questa richiesta, direttamente al ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile Enrico Giovannini, sono otto autotrasportatori trevigiani che in una petizione chiedono “la possibilità di continuare a condurre i mezzi di peso inferiore alle 44 tonnellate, circostanza vietata dall’art.ìicolo 126 del Codice della strada italiano, ma permessa alla maggioranza dei camionisti di altri Paesi che operano sul nostro territorio nazionale”, sottolineando, come esista già un pronunciamento possibilista da parte della Commissione europea per le petizioni che si sarebbe impegnata a “condurre un’indagine preliminare sul tema”. “Contrariamente a quanto si crede”, rileva il primo firmatario dell’iniziativa, Silvano De Longhi, assistito dal legale trevigiano Fabio Capraro, “l’indice di pericolosità, secondo la classe del conducente responsabile, diminuisce con l’aumento dell’età. Proprio i guidatori anziani infatti sono mediamente più prudenti e meno soggetti ai fattori, quali l’alta velocità, che più incidono sulla pericolosità alla guida, circostanza peraltro corroborata dalle statistiche. Solo il 6 per cento dei conducenti coinvolti in incidenti stradali, infatti”, conclude il professionista del volante, “ha più di 65 anni”.