I conti in rosso di concessionarie, benzinai, officine meccaniche, caselli autostradali…

È una vera e propria montagna di banconote quella che fotografa il “saldo negativo” della spesa fatta da cittadini privati e imprese italiani per l’acquisto e l’esercizio di auto, camion,  furgoni, autobus nel 2020, anno in cui l’intero Paese è stato “fermato” dalla pandemia da Coronavirus. A rivelarlo è uno studio realizzato dall’Osservatorio di Autopromotec, la rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico che si svolge a Bologna, che evidenzia come tra il 2019 e il 2020 tutte le voci di spesa siano risultate in calo con l’eccezione di quelle relative alle tasse automobilistiche che hanno fatto registrare una lieve crescita. A trascinare verso il profondo rosso la spesa, con una perdita del 20,5 per cento rispetto a quella del 2019, è stata innanzitutto la “voce” carburanti, Continua a leggere



Camionisti, imprenditori, meccanici complici nel far viaggiare mezzi fuorilegge? È ora di “stanarli”

L’Italia non potrà mai diventare un Paese “credibile” finché non saprà attuare seri controlli. Una certezza (che hanno milioni di cittadini) che vale per moltissimi casi. Un esempio? Gli evasori fiscali, con una risicatissima parte della popolazione, il 13 per cento che si fa carico di quasi il 59 per cento del carico fiscale e milioni di persone che non versano un euro. Ma ci sono moltissimi altri esempi dell’incapacità dello Stato di fare da “controllore”: per esempio quelli che arrivano dalle strade, dove al fianco di moltissimi autotrasportatori seri (che rispettano le regole, che con la loro professionalità contribuiscono a tutelare oltre tutto la sicurezza di milioni di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni) continuano a viaggiare veri e propri “delinquenti del volante”. Come quelli che per guidare per ore e ore di fila, senza mai fermarsi, a rischio di essere vittima di un colpo di sonno con conseguenze drammatiche, viste le dimensioni e il peso del mezzo che guidano, falsificano il cronotachigrafo, lo strumento che verifica le ore di guida e quelle di pausa che, per legge, ogni camionista deve rispettare. Continua a leggere



Il virus ora accelera anche tra i trasportatori. “E nessuno capisce che vaccinarli è una priorità?”

Ogni minuto che passa può essere decisivo nella battaglia, combattuta a colpi di vaccini, contro il pericolo d’essere contagiati dal virus Covid-19 e dalle sue ormai numerose varianti, ma c’è chi, pur “rischiando” più di altri il contagio, sta vedendo passare i giorni, le settimane, senza che nessuno dia risposte alle richieste di poter essere finalmente vaccinati come “categoria a rischio”: sono le decine di migliaia di autotrasportatori italiani che ogni giorno sono “costretti”, proprio per il lavoro che svolgono, a entrare in contatto con moltissime persone, a spostarsi attraverso l’Italia anche per centinaia di chilometri, e che nonostante abbiano ricevuto da oltre 40 giorni, dalla direzione dell’Istituto superiore della sanità, la conferma della necessità di agire in tempi rapidi, non hanno più visto seguire, alle parole, alcun fatto concreto. L’ennesima conferma che c’è “qualcosa che non va” nella gestione dell’emergenza Coronavirus denunciata da Claudio Fraconti, Continua a leggere