Non esistono “strade alternative” alla nuova autostrada Bergamo Treviglio? Non è vero. Ed esistono le prove. Ad affermarlo sono i rappresentanti di Legambiente e di altre sette associazioni e circoli ambientalisti del territorio che dalle pagine del quotidiano L’Eco di Bergamo hanno smentito quanto affermato dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, secondo il quale in assenza di proposte concrete e in presenza di “sole parole”, la nuova bretella autostradale sarebbe una scelta obbligata. Tesi letteralmente demolita dagli ambientalisti secondo i quali l’alternativa ci sarebbe eccome: un progetto di percorso, alternativo appunto, che non solo sarebbe stato presentato, davanti a tutti i sindaci dei Comuni coinvolti dal progetto dal vicepresidente della stessa Provincia, Pasquale Gandolfi, ma addirittura sarebbe stato ”elaborato”, come riporta l’articolo del quotidiano, “proprio dagli uffici della Provincia”. La verità, controbattono i rappresentanti di Legambiente e delle altre associazioni e circoli ambientalisti è che “non si è voluto fare nulla per affrontare le soluzioni alternative”. Parole che fanno sorgere non pochi interrogativi. Uno su tutti: è davvero possibile che un presidente della Provincia non sapesse che un progetto alternativo non solo sarebbe stato realizzato dai “suoi uffici” ma sarebbe stato addirittura presentato a diversi sindaci da un suo vice? Domande che a questo punto della “storia della nuova autostrada Bergamo – Treviglio”, costo stimato 450 milioni di euro di cui 130 pubblici, esigono una risposta chiara e definitiva. Possibilmente “documentata”. Per trasparenza nei confronti dei cittadini particolarmente confusi di fronte a due “verità” diametralmente opposte fornite su una stessa vicenda….