Negli ospedali mancano operatori specializzati nella logistica, oltre a risorse e tecnologie. A lanciare l’allarme sono stati i responsabili di Assologistica che nel corso di un’audizione sul Recovery Fund nella commissione Lavori pubblici del Senato hanno denunciato come “la logistica rappresenti un’area importantissima per la sanità pubblica ma, nonostante questo, all’interno delle aziende ospedaliere, gestite in outsoursing, non ci siano operatori specializzati. E così”, hanno affermato sempre i responsabili di Assologistica,” la logistica nella sanità pubblica, che vale in beni e servizi da gestire 18 miliardi di euro, è in difficoltà, non gestita con tecniche e modalità adeguate”. Una situazione che è stata definita “a macchia di leopardo” e che nelle diverse aree del Paese potrebbe essere “fortemente” migliorabile”, secondo uno studio Assologistica e Politecnico di Torino, mettendo a disposizione quello che attualmente invece manca: “risorse, tecnologie e operatori specializzati”. I responsabili dell’associazione hanno chiesto chiede quindi, come “citato nel Next Generation Ue”, che questi progetti vengano gestiti “in partenariato pubblico e privato, pagando canoni in maniera adeguata con gare con respiro di circa 10 anni”.