Contributi direttamente ai passeggeri e non agli armatori per far ripartire le autostrade del mare

Gli aiuti di Stato per garantire i collegamenti via mare con le isole non vanno date agli armatori, ma direttamente agli utenti, ai passeggeri, seguendo il modello spagnolo. A chiedere che il Governo italiano inverta la rotta delle sovvenzioni statali oggi “a vantaggio di un unico operatore marittimo per dare invece contributi direttamente agli utenti, garantendo così davvero il rispetto della continuità territoriale con le isole ma anche della libera scelta dei viaggiatori, sia cittadini insulari sia turisti, i quali potrebbero quindi scegliere con quale operatore partire” è il direttore generale di Alis, Marcello Di Caterina, firmatario, insieme alla direttrice di Confindustria alberghi Barbara Casillo di un documento per “rendere così più attuali e più economicamente sostenibili alcuni regimi, come l’attuale sistema perverso di continuità territoriale, che oggi comporta ingenti spese pubbliche a danno dello Stato, dei cittadini insulari, dei viaggiatori e anche di tutti gli operatori turistici”. Seguendo un modello già adottato dalla Spagna, sottolinea Marcello Di Caterina, “positivo visto che proprio grazie a esso i flussi di traffico dei passeggeri e delle merci verso le isole Baleari e Canarie, e di conseguenza anche l’intero settore turistico, hanno avuto una crescita esponenziale”. “Siamo in un momento molto delicato e importante per il turismo italiano. In queste settimane, dopo oltre cento giorni di fermo assoluto, stiamo registrando qualche primo lieve segnale di ripresa. Ma questa crisi ci ha insegnato molto e non dobbiamo riprendere da dove ci eravamo interrotti, piuttosto cogliere quest’occasione per fare un salto in avanti. In questo senso anche sul tema della continuità territoriale per il turismo possiamo cogliere l’opportunità per un deciso passo in avanti con l’adozione del “modello spagnolo”, gli ha fatto eco Barbara Casillo, convinta, come Marcello Di Caterina, che l’adozione del modello spagnolo nel trasporto marittimo con le isole determinerebbe uno stabile aumento dei flussi turistici e apporterebbe un beneficio collettivo perché l’indotto economico generato dal turismo contribuisce anche allo sviluppo dei livelli occupazionali. “Continuiamo a porre questo tema all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, sostenendo da sempre che il modello spagnolo rappresenta la scelta migliore perché incoraggia la domanda e non altera la concorrenza”, si legge nel documento.