Un piano annuale da tre miliardi di euro per aggiornare i contratti di programma con Rete ferroviaria italiana e Anas e finanziare la manutenzione di ponti e gallerie; un Fondo unico per i Comuni sotto i cinquemila abitanti per le opere che migliorano la qualità della vita.; nuove risorse per tramvie e metro. È quanto prevede il progetto di investimenti pubblici elaborato dal ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Paola De Micheli inserito nella manovra del Governo. Un piano pluriennale (che conferma l’integrazione di Anas con Fs alla quale inizialmente l’esponente del Pd si era invece detta contraria e sulla quale ha cambiato parere “valutando i risultati e senza pregiudizi” che il ministro ha illustrato in ‘intervista al Corriere della Sera nella quale ha toccato diversi temi caldi. Come per esempio la nomina dei 70 commissari per le grandi opere bloccate (“Non li nomineremo tutti. Prima faremo una verifica sulle singole opere, la nomina è una facoltà del governo, la eserciteremo dove serve, entro l’anno. A partire da quello per il nodo di Genova”); il Ponte sullo Stretto (“Sono contraria, penso che se fosse stata una vera esigenza, in 20 anni di discussioni e governi di tutti i colori si sarebbe fatto”); il salvataggio pubblico di Alitalia (“Sono favorevole. Non è un salvataggio ma un rilancio. Per noi Alitalia è ancora strategica. Credo che la volontà di costituire il consorzio confermata martedì sera da Fs e Atlantia sia un buon segnale”). E a proposito proprio di Atlantia, alla domanda se la società del gruppo Benetton “aderirà se prima non otterrà dal governo la garanzia di non perdere le concessioni autostradali?”, Paola de Micheli ha risposto che “le due cose sono state, sono e saranno separate. Quando decideremo se revocare le concessioni Terminata l’istruttoria, tra qualche settimana”.