Sul viadotto Puleto, sulla superstrada E45, non c’è rischio di collasso in virtù dei lavori svolti da Anas: ad affermarlo è l’ingegner Claudio Modena la cui perizia ha fornito ampie garanzie in proposito permettendo così la riapertura del cavalcavia ai Tir. “La fine di un incubo che in questi mesi ha coinvolto in modo drammatico il tessuto economico e sociale della Valtiberina Toscana, della Valle del Savio e dell’Altotevere Umbro”, come hanno commentato Mauro Cornioli, sindaco del Comune di Sansepolcro, e i colleghi Claudio Marcelli, primo cittadino di Pieve S. Stefano, Marco Baccini (Bagno di Romagna), Enrico Salvi (Verghereto), Paolo Fratini (San Giustino) e Luciano Bacchetta (Città di Castello), commentando il via libera, dopo nove mesi “di relazioni, contatti, condivisioni, telefonate e grande impegno da parte dei sindaci che hanno prestato massima attenzione verso questo evento drammatico per la nostra comunità” anche al traffico pesante con le due corsie sulle quali potranno passare anche gli autoarticolati e tir a pieno carico. Ora nel “mirino” dei sindaci c’è un altro obiettivo: l’avvio dei cantieri per il ripristino della vecchia S.S. 3-bis Tiberina, la cui riapertura continua a essere oggetto di problematiche. “Questa strada rappresenta l’unica alternativa all’asse viario principale”, hanno dichiarato sempre gli stessi amministratori: “ La riapertura della totale E45 non può e non deve in alcun modo mettere in secondo piano una questione, quella dell’assenza di viabilità alternativa, che abbiamo affrontato a nostre spese in questi mesi. Sono stati assunti impegni a più livelli per far sì che un dramma economico e sociale di questo genere non si verifichi mai più. In rappresentanza delle nostre comunità, continueremo a monitorare costantemente la situazione”.