Evasione dell’Iva, per colpire i finti esportatori di carburanti basta cancellare una lettera

“Quando si parla di recupero dell’evasione dell’Iva non si può prescindere da interventi seri per contrastare l’illegalità nella distribuzione dei carburanti. Ci sono finti esportatori abituali che avvalendosi della lettera di intenti prevista dalla legge acquistano merci in regime di esenzione Iva per poi rivenderle con l’Iva senza versarla all’erario. Per sfuggire ai controlli questi soggetti utilizzano una società per brevi periodi per poi cambiarla. Da qui la necessità di eliminare alla radice questo fenomeno attraverso l’eliminazione della lettera di intenti, proposta che io stesso ho avanzato in un’interrogazione dello scorso giugno al ministro dell’Economia. Mi auguro che su questo punto il governo vada fino in fondo”. Ad affermarlo è Luca Squeri, deputato e responsabile Energia di Forza Italia che ha aggiunto di “registrare con soddisfazione l’intenzione del governo, annunciata dal viceministro Castelli, di accogliere la proposta, condivisa da tutti gli operatori del settore, per recuperare fino a 3 miliardi”.