Attuare tagli lineari significa cancellare dei costi nel bilancio dello Stato senza preoccuparsi delle conseguenze che quei mancati finanziamenti avranno in termini di qualità dei servizi. Usare lo stesso metro per tagliare i finanziamenti al settore dell’autotrasporto, senza vincolare il trasferimento delle risorse all’ammodernamento del parco mezzi circolante, significa invece mettere sullo stesso piano chi inquina con tir vecchissimi e chi ha invece deciso di investire sul futuro sostenibile dell’ambiente acquistando mezzi di nuova tecnologia capaci di tagliare gli inquinanti. In altre parole significa premiare gli inquinatori e penalizzare le imprese di autotrasporto più virtuose. Ad affermarlo è Paolo Uggé, vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio, allarmato da una possibile scelta in questa direzione presa dal governo che “non potrebbe che avere pesantissime conseguenze per l’intero Paese” Continua a leggere