Un’interpellanza parlamentare, per chiedere l’intervento del ministro ai Trasporti Danilo Toninelli, oltre che del ministro agli Affari europei e del ministro degli Esteri, sui divieti introdotti dall’Austria al traffico pesante al Brennero, perché “la questione venga affrontata con serietà e urgenza a livello nazionale ed europeo”. A firmarla sono due parlamentari bergamaschi della Lega, Daniele Belotti e Simona Pergreffi, secondo i quali l’Austria, introducendo divieti integrativi per i mezzi pesanti di massa superiore a 7,5 tonnellate che circolano sul territorio austriaco, in aggiunta a quelli tradizionali del fine settimana, nonché al divieto generalizzato notturno, “ha messo in campo un’articolata politica di divieti mirati per scoraggiare il traffico su gomma, creando così un collo di bottiglia per le merci italiane in direzione Germania e Nord Europa. Divieti che avranno una ricaduta pesante proprio sull’economia del nostro Paese”, aggiungono i due onorevoli, “come hanno già denunciato le associazioni degli autotrasportatori. Un duro colpo che viene sferrato all’economia nazionale e in particolare del Nord Italia, snodo naturale delle merci verso il Nord Europa”. E con all’orizzonte anche i nuovi divieti merceologici che dal 1° agosto 2019 vedranno l’alt a chimica, metalli, macchinari e apparecchiature e dall’ 1 ottobre 2019 a carta e cartone, tubi e profilati e prodotti del petrolio liquido, settori per i quali nel 2018 il valore economico transitato quantificato è stato di 137 miliardi di euro, Daniele Belotti e Simona Pergreffi chiedono al Governo di muoversi e in fretta:“Stiamo assistendo all’introduzione di limitazioni che avranno forti ripercussioni sull’Italia”, si legge nell’imterpellanza, visto che attraverso l’arco alpino transita la metà delle esportazioni italiane e oltre il 70 per cento dei flussi import-export dell’Italia con l’Ue e di queste oltre 50 milioni le tonnellate di merci che transitano per il Brennero, su un totale di oltre 160 milioni che varcano i confini terrestri nazionali”. Nel 2018 per gli ambiti oggetto di “divieto settoriale” (materie prime, materiali grezzi, veicoli e rimorchi), sono transitate merci per un valore di 46 miliardi di euro”. Dunque, “sono necessari interventi da parte del ministero dei Trasporti per sollecitare l’Unione europea affinchè venga rivisto il blocco unilaterale imposto dal Land del Tirolo e dall’Austria visto che il Tirolo ha assunto una posizione unilaterale violando il diritto di libera circolazione nell’Ue, posizione che ha sollevato perplessità anche da parte delle Camere di commercio lungo l’asse del Brennero che sono aperte al confronto e alla discussione in merito a misure di medio-periodo per ridurre l’inquinamento, anche legate alla modalità ferroviaria, da applicarsi nell’attesa del completamento della galleria di base del Brennero. Nei mesi scorsi la commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc, rispondendo alle lamentele della rappresentanza del governo italiano a Bruxelles, ha dichiarato che il numero chiuso ai Tir al Brennero è una manovra che deve essere limitata a circostanze eccezionali per il suo impatto negativo sulle regioni vicine”, concludono i due esponenti leghisti, “evidenziando, inoltre, come un’applicazione frequente di queste misure unilaterali non aiuti nella ricerca di una soluzione consensuale che può essere supportata da tutte le regioni interessate, soluzione che cerchiamo di raggiungere nel contesto del meeting dei ministri dei Trasporti del corridoio del Brennero”.