Capannoni per la logistica, come cambieranno e dove verranno costruiti quelli nuovi

Strutture, tecnologie, formazione: su cosa sono più propensi a investire gli operatori logistici per lo sviluppo della loro attività? A chiederlo agli operatori del settore è stata un’indagine commissionata dai responsabili di World Capital società italiana di consulenza e intermediazione immobiliare, i cui risultati sono stati presentati in occasione del convegno “Logistica, settore ancora in crescita o in consolidamento?”, organizzato da Nctm studio legale in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Un’indagine che ha rivelato come la maggior parte degli operatori (34 per cento ) punterebbe sull’automazione del lavoro, riammodernando (nel 25, per cento dei casi) capannone, mentre il 23,4 per cento, sceglierebbe la formazione e il 17 per cento gli impianti. Per quanto riguarda invece un aspetto più strettamente “immobiliare”, ovvero la dimensione dei capannoni, oltre la metà degli intervistati (il 54,3 per cento) ha indicato come “ideale” una soluzione fra i 10mila e 30mila metri quadrati, con particolare attenzione all’altezza indicata, nel 48,6 per cento dei casi, tra i 10 e 12 metri”, come ha riassunto Lucia Dattola, del dipartimento di ricerca di World Capital, protagonista dell’incontro insieme con Luigi Croce, Rosemarie Serrato e Christian Mocellin, partner di Nctm studio legale; Alessandro Petruzzi di Cbre Italy; Paola Ricciardi di Duff & Phelps Reag Spa; Filippo Carbonari, direttore Real estate di Adr; Elena Di Biase di JLL; Eric Véron di Vailog Srl; Roberto Piterà di Gazeley Jean–Fleury Garel, di Confluence Srl. La ricerca ha infine fatto emergere che nei prossimi tre anni la Lombardia registrerà il maggiore sviluppo nella logistica (per il 42,9 per cento degli intervistati), seguita da Emilia-Romagna (28,6 per cento) e Veneto (14,3 per cento) con i capannoni per l’ultimo miglio che per l’80 per cento degli intervistati saranno posizionati tra uno e dieci chilometri dalla città servita”.