Tav leggera, ma di cosa stiamo parlando? Uggé: “Chi la propone spieghi il progetto”

Tav leggera, cos’era costei? È questa la domanda che, parafrasando Don Abbondio nei Promessi Sposi, verrebbe da porsi a proposito della soluzione per “risolvere il caso Tav”  attraverso un nuovo progetto capace di ridurre dimensioni e costi della nuova infrastruttura. Un progetto “non meglio definito” che Paolo Uggé, vicepresidente nazionale di Conftrasporto e Confcommercio ha chiesto invece di “definire” chiaramente, “per non rischiare semplicemente di aumentare una confusione in materia già alta”  nel suo “Punto”, l’appuntamento settimanale pubblicato on line suo sito di Conftrasporto. “Cosa vuol dire Tav più leggera? Chi la propone ( l’ultima a tornare a parlarne, in ordine di tempo, è stata la sottosegretaria all’Economia 5 Stelle Laura Castelli ndr) può spiegare in cosa consisterebbe il progetto? E in assenza di spiegazioni da parte di chi propone questa possibilità qualche giornalista potrebbe chiedere lumi?” Sono queste le domande che Paolo Uggè ha deciso di sottoporre all’attenzione generale all’indomani della pubblicazione  della notizia di un possibile  incremento da parte dell’Europa del finanziamento per la Tav e dell’immediata “risposta” sotto forma, appunto, di una possibile “mini Tav”. Alternativa che il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio ha peraltro drasticamente bocciato denunciando  contestualmente un modo di far politica che ha come solo obiettivo “lanciare sui media la notizia”. Per conquistarsi visibilità e magari evitare di passare per un “Carneade” qualunque. Uno di quelli per i, quali Don abbondio si domandava: Chi era costui?