Le richieste delle imprese di trasporto sono nelle mani del vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini. A consegnargliele è stato il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè che al Transpotec, il Salone dei trasporti e della logistica in programma fino a domani a Verona, ha ospitato, nello stand di Lumisia Fai Service, il vicepremier. Un incontro durante il quale Paolo Uggè ha avuto occasione di evidenziare al viceministro, che ha indossato la felpa degli autotrasportatori Fai, il nodo cruciale rappresentato delle infrastrutture e le preoccupazioni del settore rispetto al rischio, riferito non solo alla vicenda della Tav, di isolamento dell’Italia nel panorama commerciale ed economico europeo e mondiale. Preoccupazioni che riguardano il valico del Brennero e le misure di ‘contingentamento spinto’ dei Tir già adottate dall’Austria, che ha annunciato ulteriori ‘freni’ al transito dei mezzi pesanti lungo il valico alpino e il dumping sociale subìto dalle imprese italiane dell’autotrasporto. “Un gap che nasce da un regime di concorrenza sleale operato dalle imprese di autotrasporto straniere, soprattutto dell’Est nei confronti di quelle italiane”, ha spiegato Paolo Uggè, “all’Est hanno costi decisamente inferiori rispetto ai nostri: pagano i loro autisti fino a 10 volte in meno dei nostri, non hanno neanche lontanamente il livello di preparazione degli autisti italiani e viaggiano su mezzi poco sicuri”.