Fiera dell’autotrasporto con “divieto di accesso” ai politici presenti solo per mettersi in mostra

C’è stato un tempo in cui la presenza di un esponente politico, magari di primo piano, era considerata quasi indispensabile per sancire l’importanza di un evento, un valore aggiunto per ogni fiera, convegno…. Oggi il “gradimento” per l’intervento di esponenti politici non sembra più essere così alto e il presenzialismo addirittura sgradito. Con una sola possibilità, per la classe politica, di tornare a essere “ospite desiderata”: decidere di non partecipare a un evento solo per mettersi in mostra una manciata di minuti, davanti a telecamere e macchine fotografiche, a caccia di consensi elettorali e pronto a scappare precipitosamente a un altra manifestazione, ma per capire le ragioni di quella manifestazione, per ascoltare i temi al centro di quell’appuntamento, per capire i problemi delle persone (elettori) coinvolte, per condividere con i promotori possibili soluzioni. A confermare la nuova “visione” che il mondo del lavoro ha della classe politica, esponendo un virtuale “divieto di accesso” ai politici alla manifestazione se non seriamente intenzionati a fermarsi ad ascoltare (svolgendo di fatto il ruolo per il quale sono stati eletti) è stato Franco Fenoglio, amministratore delegato di Italscania, dal palco allestito nello stand del marchio svedese all’edizione di Transpotec 2019 di Verona, salone del trasporto e della logistica che fin dal primo giorno d’apertura ha fatto registrare un notevolissimo afflusso di visitatori. Intervistato da Maria Concetta Mattei, giornalista conduttrice del Tg2, al termine di un vero e proprio viaggio nel mondo del trasporto delle merci realizzato attraverso un faccia a faccia con diversi esponenti del mondo dell’industria, dell’autotrasporto e con rappresentanti delle associazioni di categoria, Franco Fenoglio non ha usato mezzi termini per commentare le poltrone lasciate vuote dagli esponenti del mondo politico che erano state invitate a partecipare: “Se i politici vengono solo per motivi di voti meglio stiano a casa, sono quasi contento che non ci siano. La loro presenza non è importante, non serve a niente se  non intendono partecipare  per ascoltare e capire davvero le esigenze della gente che lavora. Un politico a un evento dovrebbe venire per starci non pochi minuti ma l’intera giornata, per capire davvero di cosa stiamo parlando, non per mettersi in mostra”.