“Una cosa ridicola con possibili risvolti drammatici visto che che rischia di far fallire migliaia di imprese..”.. Con queste parole il vicepresidente di Conftrasporto e di Confrcommercio Paolo Uggé ha “bollato” il provvedimento che obbliga gli Ncc, ovvero, i noleggiatori di auto con conducente, a rientrare nella rimessa di provenienza tra un servizio e l’altro, impedendo loro così di poter far salire a bordo un nuovo cliente sulla via del ritorno. Un provvedimento, che da10 anni viene evitato grazie a continue proroghe ma che che con il governo gialloverde potrebbe diventare esecutivo, contro il quale a Roma sono scesi in piazza migliaia di autisti di auto e bus provenienti da tutta Italia per promettere battaglia contro il governo “che mette a rischio 200mila posti di lavoro e 80mila imprese per favorire la lobby dei taxi”. “Chiediamo dignità e rispetto per i lavoratori”, hanno gridato gli organizzatori della manifestazione di protesta dal palco allestito in piazza della repubblica, “e siamo disposti ad andare avanti con proteste molto più eclatanti. Siamo stanchi di pagare perché si possa favorire i tassisti. È dal 1995 che non viene rilasciata una licenza Ncc a Roma per colpa della lobby dei taxi”. Tra i bersagli dei manifestanti l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, accusato di essere tra gli ideatori della norma “proprio per la sua vicinanza con la categoria dei tassisti”, ma soprattutto il nuovo Governo: “Il 70 per cento di noi ha votato il movimento 5 Stelle perché rappresentavano la novità, il cambiamento. Ora possiamo dire invece che è stato un errore e che sono peggio degli altri. S sono rimangiati tutte le promesse fatte in campagna elettorale”.