L’accordo siglato tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria limitando la circolazione dei veicoli più inquinanti nel bacino padano è insostenibile. Ad affermarlo sono i responsabili di Conftrasporto Confcommercio che in un comunicato stampa sottolineano come il risultato di una simile scelta sia che “alla luce dell’inefficace politica di incentivi per il ricambio del parco circolante, si rischi d’incidere negativamente sulle imprese e sulla capacità distributiva delle merci. Occorre che le Regioni e il Governo, attraverso l’istituzione di un fondo ad hoc, si attivino da subito per garantire alle imprese di autotrasporto in conto terzi le risorse indispensabili al rinnovamento della flotta” si legge nel comunicato che denuncia anche come l”analisi della situazione abbia evidenziato “un’eclatante disomogeneità delle limitazioni alla circolazione tra i diversi territori sia nelle finestre temporali di applicazione sia nelle deroghe previste, inficiando negativamente sulla regolarità della fornitura delle merci. È necessario un confronto serrato con le amministrazioni interessate: pur partendo dalla condivisione dei principi su cui si basa l’accordo, è necessario che vengano corrette le distorsioni e che sia garantito veramente il coordinamento necessario dei provvedimenti di limitazione. Il confronto deve partire certamente dalla consapevolezza che si tratta di un’emergenza e che come tale va gestita, al limite con strumenti straordinari”, concludono i responsabili della principale associazione di autotrasporto italiana, “ma tale consapevolezza deve essere bilanciata da un sano realismo: è indispensabile un periodo di transizione funzionale al ricambio del parco circolante coerente (più lungo dell’attuale a parità di condizioni) con le reali disponibilità delle imprese”.