“Siamo in arrivo a Milano centrale. Che viaggio di m…..”. La frase con cui si chiude il video realizzato da Lorenzo Ziliani, studente di 23 anni di Cremona iscritto alla Statale di Milano e messo on line sul suo profilo Facebook, non denuncia un’eccezione, ma la regola. Già perché quella frase fotografa alla perfezione moltissimi dei viaggi in treno fatti nell’arco di un anno sulla linea ferroviaria Cremona-Milano che un dossier di Legambiente ha già definito la peggiore della Lombardia. “Un anno con Trenord” (ma forse il titolo piùadatto sarebbe stato “Un Anno da dimenticare con Trenord”) che lo studente ha pazientemente filmato, giorno dopo giorno, “montando poi in un video le immagini (ma anche gli annunci) più incredibili. Un mini documentario (che il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, dirigenti del ministero e molti manager delle Ferrovie dovrebbero guardare e riguardare ogni mattina appena svegli e ogni sera prima d’andare a letto) che racconta di guasti e ritardi (anche di ore) con soste “in mezzo al nulla” in aperta campagna, magari in attesa d’essere “scaricati” su un pullman che chissà quando arriverà (e da raggiungere a piedi camminando lungo i binari…); di scomparti con temperature da Sahara in estate e da Siberia in inverno, di sporcizia e odori nauseabondi da combattere spruzzando del profumo (portato con se e rigorosamente filmato….): di luci che saltano lasciando tutti al buio e impedendo di poter fare quello che molti pendolari sono stati “costretti” a imparare a fare: leggere per ore, per far passare il tempo, fra un annuncio e l’altro di “Trenord che si scusa” per il contrattempo. Annunci diventati la norma, a differenza di quelli, più rari, nei quali si annunciano invece fermate che non esistono su quella tratta e hanno il solo risultato di far temere ai passeggeri di aver sbagliato convoglio…. Un video, che su facebook è diventato subito virale, “girato” e “montato” con ironia e garbo a testimonianza di una capacità di sopportazione che forse solo chi conduce una “vita da pendolare” può raggiungere? Di certo un video che rappresenta una “prova” di cosa studenti e lavoratori sono costretti a sopportare ogni giorno, costretti a sedersi su sedili sporchi e malconci, addirittura a vedere armadietti con quadri dei comandi lasciati aperti e dunque con il rischio che qualcuno indisturbato possa danneggiare il convoglio. Tutto filmato, tutto documentato. Servirà perché qualcuno finalmente intervenga dimostrando che i cambiamenti non solo solo facili slogan da raccontare a gli elettori?