Ma quanto bisogno c’è in Italia di controlli sulle strade, in particolar modo nei confronti di mezzi pesanti? Un bisogno enorme, verrebbe da rispondere considerato che gli scarsi controlli effettuati dalle ancor più scarse pattuglie in circolazione, continuano a proporre violazioni su violazioni compiute da camionisti e imprese di autotrasporto. Gli ultimi due esempi arrivano dalla provincia di Isernia e da Taranto. Protagonista del primo caso un autista che guidava non solo con la patente scaduta ma anche con un falso certificato medico per il suo rinnovo. Un particolare che ha fatto drizzare le orecchie agli investigatori, secondo i quali l’episodio potrebbe nascondere numerosi altri casi analoghi. Il camionista fermato, lungo la Statale 85, alla richiesta di mostrare i documenti di guida ha esibito una patente scaduta insieme al certificato medico che attestava come l’uomo, di 65 anni, avesse svolto la visita medica di rinnovo ottenendo l’idoneità alla guida. Un documento comunemente rilasciato in attesa che la Motorizzazione invii la nuova patente. Ma qualcosa nel certificato ha insospettito gli agenti, che hanno condotto il camionista negli uffici della Stradale d’Isernia per un approfondimento. E dai controlli è emerso che il certificato medico era falso. Rilasciato da chi? Alcune dichiarazioni rese dal camionista, denunciato per vari reati connessi alla guida senza patente valida e al falso certificato medico, lascerebbero ipotizzare che dietro a questo falso possa esserci una vera organizzazione che potrebbe aver falsificato molti altri certificati medici. A Taranto invece gli agenti della polizia stradale hanno invece scoperto tre camionisti che usavano la carta del cronotachigrafo intestata a un loro collega, un trucco abitualmente usato dai conducenti meno onesti per superare le ore consentite per la guida, usando la carta tachigrafica di un collega (altrettanto disonesto) in ferie, in malattia o impegnato in lavori di carico e scarico a terra.
In tutti e tre i casi la multa è stata di 849 euro, unita al ritiro della patente e al sequestro della carta tachigrafica del camionista fantasma, che non potrà quindi guidare a sua volta.