Eccesso di velocità, sovraccarico, violazione delle norme che regolano i tempi di guida e di riposo. Sono questi i principali “reati” compiuti dai camionisti al volante, come testimonia un’analisi delle oltre 80mila multe inflitte a conducenti di Tir sulle strade italiane nei primi sei mesi dell’anno. Dati contenuti nella relazione alla Commissione per la sicurezza stradale nell’autotrasporto presentata dal comando della Polstrada che raccontano di oltre 200mila controlli avvenuti lungo autostrade, trafori, tangenziali e raccordi autostradali su veicoli dotati di cronotachigrafi e che hanno avuto per “protagonisti” nell”85,1 per cento dei casi mezzi pesanti con targa italiana, nel 13,4 per cento tir stranieri comunitaria e solo nell’1,5 per cento dei casi mezzi con targa extracomunitaria. I controlli (in aumento del 4,4 per cento rispetto ai 193.551 dello stesso periodo del 2017, ma comunque ancora distanti anni luce per quantità ma anche qualità di quella che dovrebbe essere una vera campagna di sicurezza sulle strade) hanno visto compilare ben 17.297 verbali per eccesso di velocità che in 1952 casi hanno visto coinvolte come corresponsabili, insieme agli autisti, anche le aziende di autotrasporto, mentre i i committenti ritenuti a loro volta “colpevoli” sono stati 665. Per quanto concerne il sovraccarico la maggioranza dei verbali (10.738) è stata staccata al conducente, ma con una percentuale maggiore di verbali subiti dall’azienda proprietaria del veicolo (7466), mentre la quota di committenti (967), caricatori (615) e proprietario della merce (6) è relativamente bassa. Infine i tempi di guida e di riposo degli autisti: 15.157 i verbali contestati ai conducenti e 4894 alle aziende. Tra gli altri “reati” compiuti contestati figurano la sistemazione del carico sui veicoli ( 2856 verbali), e l’autotrasporto abusivo (1100 verbali). Infine, per quanto riguarda i controlli sui veicoli industriali con targa straniera, nel mirino degli agenti sono finiti soprattutto documenti mancanti o non conformi.