Sarà l’autotrasporto non pagato da mesi a fermare la produzione degli stabilimenti dell’Ilva

“Sarà l’autotrasporto a fermare la produzione degli stabilimenti dell’Ilva”. Ad affermarlo è il vicepresidente di Conftrasporto e di Confcomercio Paolo Uggè denunciando come dal 1° settembre molti autotrasportatori “non dispongano più delle risorse per effettuare il rifornimento di gasolio visto che il nuovo governo non ha stanziato i fondi, assegnati invece nella precedente legislatura, per coprire i costi di tre mesi di trasporto già sostenuti dalle imprese per assicurare il servizio. Le banche non saranno certo così generose da venire in soccorso di fronte a una situazione compromessa e aggravata dai tentennamenti del ministro dello Sviluppo Economico e la conseguenza”, ha affermato sempre Paolo Uggé, “sarà che i prodotti siderurgici resteranno fermi nel piazzale dell’Ilva e la produzione non raggiungerà i luoghi di destinazione. Il Governo smetta di cincischiare, se non vuole che una realtà sempre più estesa di autotrasportatori assuma iniziative, anche in forma autonoma, difficilmente controllabili”, è l’avvertimento del vicepresidente di Conftrasporto e di Confcomercio: ” Al ministro competente ricordo che in questa situazione si trovano molte imprese di autotrasporto che sono rappresentate in modo capillare su tutto il territorio dalle federazioni che compongono Unatras”.