“Siamo ancora in attesa di un provvedimento urgente del Governo che impedisca il trasporto eccezionale a quei carichi di merce che eccezionali non sono, e che però viaggiano con 108 tonnellate di peso sui ponti delle nostre reti stradali. Vogliamo aspettare il prossimo crollo?”. È una battaglia che è deciso a combattere fino in fondo, continuando a riproporre il reale pericolo all’attenzione del Governo (in modo che un domani nessuno possa dire “non sapevo” e, magari, possa essere trascinato in un’aula di tribunale per non essere intervenuto?) Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio, alla guida di Fai-Conftrasporto (la federazione nazionale degli autotrasportatori) che dopo aver lanciato l’allarme sui maxi tir che rischiano di sfondare i ponti immediatamente dopo la tragedia del cavalcavia Morandi a Genova, torna alla carica. Per non lasciare alcun alibi a chi deve intervenire, ma anche per sottolineare un nuovo rischio che va ad aggiungersi a quelli, già di per se enormi, già esistenti: il pericolo di un aggravarsi della situazione con un ricorso incontrollato al trasporto eccezionale, magari per trasportare “i mille container che ogni giorno, in uscita dal porto di Genova, transitavano via ferrovia, e che ora, con una parte del ponte Morandi crollato su quella linea, potrebbero essere caricati caricati sui Tir. Magari anch’essi come trasporti eccezionali?”, si domanda Paolo Uggé. “E quali strade e soprattutto quali ponti percorreranno? Il Governo batta un colpo, se c’è, e intervenga immediatamente per impedire un’interpretazione ‘elastica’ dell’articolo 10 del Codice della strada che consente di trasportare ‘eccezionalmente’ anche carichi di merce divisibile”.mUn’interpretazione elastica che da decenni avviene sotto gli occhi di tutti ma che evidentemente nessuno vuol cancellare per non fare un dispiacere a qualche potente industriale interessatissimo a far viaggiare le proprie merci su un solo maxi camion invece che su tre risparmiando un sacco di soldi? Il reato di omesso controllo al quale ha fatto riferimento l’ex pm di mani Pulite Antonio Di Pietro verrà contestato prima o poi a quei signori della politica che si rifiutano di accogliere simili appelli?