Il trasporto merci su strada italiano è tra i più cari d’Europa. Lo conferma una ricerca realizzata dal Comité national routier del ministero dei Trasporti francese alla quale ha collaborato anche Anita. Dai dati analizzati e dai sondaggi effettuati nel 2017 emerge che l’autotrasporto del nostro Paese, pur rimanendo al sesto posto in Europa, soffre gli aumenti dei costi e continua a subire la concorrenza dei vettori dell’Est Europa”, come ha dichiarato Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita che ha anche sottolineato come “tra il 2008 e il 2016 ci sia stato un calo medio annuo del dieci percento nel trasporto internazionale fatto dalle imprese italiane, evidentemente a tutto vantaggio dei trasportatori di Paesi con costi più bassi. E un chiaro effetto di questo squilibrio è evidente dai dati sul cabotaggio: l’Italia riceve tre volte più cabotaggio di quanto ne faccia”.
A incidere negativamente sulla competitività dell’autotrasporto made in Italy sono i costi: a cominciare da quelli di un autista che “pesa” nel bilancio di un’impresa di autotrasporti italiana oltre 55.000 euro all’anno. E, mediamente, se un veicolo pesante di 40 tonnellate costa alle nostre aziende oltre 150.000 euro all’anno, in Francia lo stesso mezzo costa quasi 30.000 euro in meno l’anno. Risultato: Il costo per chilometro di un veicolo pesante italiano rimane uno dei più alti in Europa.