L’Italia del dopo voto potrà far ripartire il lavoro solamente a una condizione: la governabilità 

Le elezioni sono ormai alle spalle ma per comprendere chi si siederà alla guida del Paese c’è ancora da attendere. Alla luce dei risultati delle urne una maggioranza di Governo non sembra facile da costruire e comunque quella che emergerà dai confronti tra le varie forze politiche dovrà sempre rapportarsi con una situazione complessa e non è certo difficile pronosticare che rischierà di trovarsi spesso in bilico. Proprio quello di cui l’Italia non aveva necessità. Nessuno è in grado di sapere in quanto tempo si insedierà un governo e soprattutto quale sarà il programma con il quale si presenterà agli italiani. L’augurio è che accada il più rapidamente possibile perché c’è un’Italia che sta lavorando fra mille problemi e che non può attendere a lungo di trovare le soluzioni. In pole position c’è sicuramente il mondo del trasporto, con migliaia di imprese che attendono di riprendere le questioni rimaste aperte nella precedente legislatura: dal dumping sociale al possibile contingentamento da parte del governo austriaco che ipotizza un nuovo numero chiuso al passaggio dei Tir al valico del Brennero, fino ai trasporti eccezionali per i quali o si trova uno sbocco o si rischia la chiusura di molte imprese. C’è poi la non facile soluzione che deve essere trovata per l’attività di tassisti e noleggiatori con conducente che da dieci anni attendono la definizione sulla loro attività, senza dimenticare, ancora, la necessità di portare a compimento la riforma portuale avviata dal ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Graziano Delrio. Un capitolo delicatissimo, soprattutto se si pensa alla “ Via della Seta”: come si orienterà la nuova maggioranza? Apporterà modifiche al Piano della logistica portuale o deciderà di portarla a compimento così come è stata impostata? Il mondo che opera nel sistema del mare deve sapere quali sono le intenzioni in merito. Ma sul tavolo delle questioni da affrontare c’è anche la necessità di definire la questione delle risorse destinate al settore, problema che dovrà trovare una soluzione entro aprile, quando dovrà essere presentata la Legge di Stabilità. Non è un mistero per nessuno che i partiti che hanno impostato la loro campagna elettorale sulla riduzione delle tasse dovranno procedere (a meno che non intendano venire meno all’impegno preso con gli elettori) attraverso riduzioni dei trasferimenti alle imprese. Come vorranno operare? Le federazioni dell’autotrasporto non potranno accettare decisioni penalizzanti e assunte in modo unilaterale. Ecco perché il lavoro che le attende non sarà semplice. L’attività logistica e dei trasporti ha un impatto significativo nell’economia dell’Italia. Conftrasporto intende essere tra i protagonisti.

Paolo Uggé