Pedaggio di corridoio per i Tir al Brennero. No di Conftrasporto: “Ecologia o manovra economica?”

Bolzano, Trento e Innsbruck vogliono l’introduzione di un pedaggio di corridoio sui Tir in passaggio al Brennero per spostare le merci dalla gomma al ferro. Confrasporto-Confcommercio in un comunicato ribadisce la propria contrarietà esprimendo “inoltre qualche dubbio sulle motivazioni ufficiali di tale richiesta richiesta”. “Nessuno contesta interventi a favore dell’ambiente”, dichiara il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio Paolo Uggè. “Però bisogna che siano razionali e funzionali all’obiettivo, che è quello di spostare le merci dalla gomma al ferro, tenendo conto anche delle convenienze economiche di un simile intervento, che non devono essere sottovalutate”.

“Il rischio è che, così come avvenne quindici anni fa, dietro un’operazione pseudo eco-ambientalista se ne voglia nascondere una prettamente economica”, conclude Uggè. Lunedì la Giunta dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino ha infatti approvato un documento strategico per il traffico sul corridoio del Brennero. Per quanto riguarda i pedaggi, la delibera “prevede che le tariffe di transito attraverso il Brennero debbano essere allineate a quelle previste per gli altri valichi alpini, al fine di limitare l’attuale volume di traffico cosiddetto “deviato”. Non appena verrà formalizzato il rinnovo della concessione autostradale”, spiega un comunicato, “passaggio già “blindato” dal punto di vista politico con l’inserimento delle condizioni nel patto di stabilità, verranno dunque applicati dei pedaggi più elevati, ma solamente a carico dei mezzi pesanti. Questa, assieme ad altre misure come il potenziamento dell’autostrada viaggiante RoLa e un monitoraggio dei transiti tramite un sistema unico e armonizzato per i diversi territori, saranno il cuore della strategia che, una volta completato il tunnel di base del Brennero e le sue tratte d’accesso, potrà consentire di lavorare sul cosiddetto Modal Split. Si tratta, in sostanza, del rapporto fra transiti su gomma e transiti su rotaia”. “Attualmente questo rapporto è di 71 a 29 per la gomma”, ha spiegato il presidente dell’Euregio Arno Kompatscher, “ma puntiamo a raggiungere il pareggio entro il 2027 e, una volta entrato a regime il BBT, di invertire la rotta a partire dal 2035 muovendoci verso l’esempio della Svizzera, dove già oggi il Modal Split è 70 a 30 a favore del ferro”.