La Cina si appresta a conquistare davvero il mondo? Difficile dirlo, ma una cosa è certa: sta viaggiando a tutta velocità per farlo, e non solo col progetto della via della Seta, mentre altri Paesi, con l’Italia in pole position, riescono a far accelerare solo le parole, le promesse… Un esempio di quanto il concetto di “fare” abbia, nel Paese asiatico, un valore diverso dal nostro è il completamento, ormai prossimo, di un tratto, lungo due chilometri, di un’autostrada la cui pavimentazione è composta da pannelli solari. Un’autostrada capace di produrre energia solare grazie alla copertura del manto stradale con tre strati (il primo composto da quello che viene definito cemento trasparente, il secondo da pannelli fotovoltaici modulari e il terzo dal sottofondo che deve assorbire le sollecitazioni generate dal traffico) pronta a “entrare in servizio” sulla Jinan City Expressway dopo che lo scorso settembre era stato aperto al traffico un primo tratto di asfalto con pannelli solari nella provincia di Shandong. Ora si attende di conoscere le reali capacità di produzione di energia di questa strada ‘solare’, sperimentando, nel contempo, il funzionamento dei dispositivi di ricarica per induzione installati, ovvero quelli che in futuro saranno indispensabili per il funzionamento 24 ore su 24 delle auto a guida autonoma. Il progetto cinese è il terzo, in ordine di tempo, in questo ambito, dopo la realizzazione nel 2014 di una pista ciclabile che produce energia in Francia, esperimento eseguito su un tratto di 1.000 metri in Normandia in previsione di realizzare oltre 1.000 chilometri di autostrade solari, e la sperimentazione negli Stati uniti della Solar Roadways in Idaho.