In città in bicicletta, approvata la legge sulla mobilità ciclistica. Delrio: “Uno scatto culturale”

“La mobilità ciclistica è una priorità per le città”. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dopo l’approvazione della Legge sulla Mobilità Ciclistica. “La Cenerentola della mobilità, la bicicletta, assume pari dignità in città, in periferia e nei percorsi turistici, rispetto agli altri mezzi e guida il cambiamento verso la mobilità dolce e alternativa. È uno scatto culturale e nella pianificazione delle opere, per il quale il nostro Paese è pronto e di cui dobbiamo ringraziare tutti i parlamentari con i quali abbiamo collaborato, a partire dal relatore Paolo Gandolfi e al sindaco e presidente dell’Anci, Antonio Decaro”. 

“Continua, con soddisfazione, l’azione per aumentare la ciclabilità e la sicurezza dei ciclisti”, spiega Delrio e “va in questa direzione il decreto firmato oggi da 14,8 milioni alle Regioni per 70 percorsi e piste ciclabili in sicurezza. Per avere sempre più ciclisti dobbiamo avere più piste ciclabili e più sicure”. Delrio ha infatti ha firmato un nuovo decreto per assegnare alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano 14,8 milioni di euro per interventi dedicati al miglioramento della sicurezza stradale dei ciclisti nei Comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti. Soldi che potranno essere spesi per realizzare “piste ciclabili, anche in funzione di disimpegno della sede stradale promiscua”, spiega una nota del Ministero, “percorsi ciclabili, attraversamenti semaforizzati, attraversamenti mediante sovrappassi o sottopassi destinati a ciclisti”, “messa in sicurezza di percorsi ciclabili” e la “creazione di una rete di percorsi ciclabili protetti o con esclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale”. Oltre al finaziamento, erogabile nella misura massima del 50 per cento, “è previsto il concorso da parte degli enti attuatori, beneficiari finali dei finanziamenti, per un volume complessivo di investimento superiore ai 30 milioni di euro”.

Credits: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

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