Camion sicuri e meno inquinanti? Se il Governo li vuole davvero assicuri aiuti a lungo termine

“Noi autotrasportatori crediamo nell’ecosostenibilità, ma dobbiamo poter contare su certezze. Siamo in un periodo molto delicato: è ricominciato il “fervore” delle cose da fare, ma se perdiamo i benefici ottenuti nel triennio precedente, torneremo a non essere competitivi nei confronti dei vettori stranieri. Adesso è il momento di proseguire su questa rotta, ma non possiamo essere lasciati da soli. Cosa chiediamo al Governo? La certezza dei contributi! La certezza dei controlli! La certezza del costo del lavoro! La certezza di una politica europea comune”. È chiarissimo il messaggio che il mondo dell’autotrasporto si appresta a lanciare al Governo da Brescia, dove domenica 22 ottobre è in programma l’assemblea generale degli autotrasportatori. Un messaggio chiarissimo così come chiarissimo dovrebbe essere il fatto, come si legge sulla documentazione realizzata dalla Fai di Brescia e pubblicata on line sul sito www.conftrasporto.it per presentare l’evento, che se per un’impresa di autotrasporto “ogni  veicolo è un investimento che dura almeno 10 anni, per  essere competitivi, oggi, servirebbe quindi un piano decennale con contributi e incentivi mantenuti strutturali per tale periodo. Non è possibile”, afferma a gran voce il mondo dell’autotrasporto, “che le imprese debbano attendere ogni anno l’esito di trattative estenuanti col Governo, della pubblicazione della Legge di Stabilità, dello spacchettamento delle risorse e dei decreti attuativi, per sapere quando e come programmare gli investimenti. Servono certezze”. Anche perchè, senza questi contributi certi, aggiungono i rappresentanti della federazione resa grandissima da Giuseppe Petrogalli e oggi mantenuta tale grazie alla guida, alla presidenza, di Sergio Piardi e alla presenza,  al volante, della segreteria Giuseppina Mussetola,  “non sarà mai possibile favorire quel profondo rinnovamento del parco veicolare, sia leggero sia pesante,  di cui il settore ha  estremo bisogno”. L’appuntamento è per le 9 di domenica nella sala conferenze UBI Banca “Corrado Faissola” di Brescia, in  piazza monsignor Almici, 11. Per informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa telefonando allo  030 3556861  o inviando una e mail all’indirizzo di posta elettronica segreteria@faibrescia.it