Rc auto sempre più cara, premi cresciuti del 13 per cento in un anno: in media si pagano 577 euro

Assicurare l’auto costa sempre di più. Secondo l’Osservazione di Facile.it, ad agosto il premio medio dell’Rc auto è di 577,50 euro, il 12,99 per cento in più rispetto a 12 mesi fa. Negli ultimi sei mesi, il prezzo è cresciuto del 9,14 per cento. Dall’analisi dei preventivi, è emerso che ci sono stati aumenti in tutto il Paese, anche se con variazioni significative a seconda delle zone. La Campania è sempre la regione con i premi Rc auto più alti (ad agosto il valore medio ha raggiunto i 989,91 euro, oltre il 71 per cento in più rispetto a quello nazionale), ma è anche una di quelle che ha subito i maggiori rincari (+20,78 per cento).

Aumenti più contenuti in Friuli Venezia Giulia (+7,29 per cento) e in Basilicata (+8,09 per cento). Dopo la Campania, le regioni in cui l’Rc auto costa di più sono la Calabria (689,33 euro) e la Puglia (670,06 euro), mentre le aree con gli importi più bassi sono la Valle d’Aosta (405,31 euro) e il Friuli Venezia Giulia (408,59 euro). “Le tariffe RC auto continuano a crescere e lo fanno ancora una volta su tutto il territorio nazionale”, dichiara Diego Palano, Responsabile BU assicurazioni Facile.it. “Senza dubbio una delle cause dei rincari è l’aumento complessivo del numero di sinistri; secondo i dati ufficiali nel 2016 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono cresciuti dello 0,7 per cento (fonte: Istat) ed anche i primi dati 2017 parlano di una preoccupante impennata dei sinistri con decesso”. Passando alle province, emerge che i premi più alti si pagano a Caserta (1.065,37 euro), Napoli (1.040,56 euro) e Prato (959,78 euro), mentre le meno care sono Oristano (374,12 euro) e Pordenone (386,29 euro). Solo in una provincia, Verbano Cusio Ossola in Piemonte, i premi sono diminuiti, anche se di pochissimo (-0,17 per cento), rispetto a un anno fa. La garanzia accessoria più richiesta resta l’assistenza stradale (42,25 per cento), seguita dalla copertura infortunio conducente (24,27 per cento) e dalla tutela legale (17,53 per cento).