Gran Premio Nuvolari, per Eberhard scocca l’ora della vittoria con la coppia Vesco-Guerini

Le lancette dell’orologio tornano indietro, riportano al passato, a piloti e auto leggendarie. Emozioni uniche, che si possono rivivere anche nel presente, grazie a manifestazioni come il Gran Premio Nuvolari, la corsa dedicata al celebre “Mantovano volante” riservata ad auto di interesse storico costruite tra il 1919 e il 1972. E con una puntualità che unisce presente e futuro, il successo dell’edizione 2017 è andato ancora una volta ad Andrea Vesco e Andrea Guerini dello Special team di Eberhard & Co., la maison svizzera di orologeria che a Tazio Nuvolari ha dedicato anche una collezione.

I due piloti, al sesto successo consecutivo e al settimo totale, hanno guidato una Bmw 328 del 1939 per gli oltre 1.000 chilometri del nuovo percorso disegnato per l’edizione numero 27. I due piloti bresciani hanno superato l’equipaggio italo-argentino formato da Juan Tonconogy e Barbara Ruffini alla guida di una Bugatti TYPE40 del 1927 per soli due centesimi. Al terzo posto la coppia Belometti – Vavassori con una Fiat 508 Balilla Spider Sport del 1932. “Questa nuova vittoria mette in evidenza la straordinaria bravura dei campioni in carica, che per questa edizione avevano scelto di gareggiare con un’auto dal coefficiente inferiore rispetto agli scorsi anni”, spiega Eberhard & Co in una nota. “A tenere il loro tempo, con la puntualità che da 130 anni contraddistingue il Brand, Official Timekeeper della manifestazione, le lancette degli orologi di Eberhard & Co.”. Alla corsa ha partecipato anche il due volte campione mondiale di rally Miki Biasion, che grazie al connubio con Eberhard di cui è Brand Ambassador, continua a cimentarsi con la regolarità migliorando anche in questa disciplina i suoi risultati. Dei 300 equipaggi ufficialmente partiti per affrontare i 1050 chilometri di percorso, ben 256 hanno tagliato il traguardo di Mantova (da dove si era partiti) dopo aver attraversato città straordinarie come Urbino, Arezzo, Siena, Ferrara e aver portato le auto anche negli autodromi di Modena e Misano.

Credits: Eberhard & Co.

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