Camionisti delocalizzati all’estero, nei guai un’impresa di autotrasporto del Piemonte

Autisti con contratti di lavoro romeni, dichiarazioni dei redditi non presentate, evasione contributiva e assicurativa. La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto un’evasione fiscale di oltre trenta milioni di euro. Nei guai è finita un’impresa di autotrasporto piemontese. I finanzieri, che hanno denunciato il titolare e altre due persone, hanno indagato sui rapporti della società di autotrasporto italiana con due società romene alla quali venivano commissionati i servizi di trasporto. 

Ma dagli accertamenti è emerso che sia gli autisti sia i camion delle imprese estere venivano impiegati direttamente dall’impresa piemontese. Un metodo che consentiva all’autotrasportatore di usufruire di un regime fiscale e previdenziale più vantaggioso rispetto a quello italiano e di far pagare il trasporto a prezzi più bassi rispetto alle altre imprese italiane. Secondo l’accusa i responsabili, per nascondere la reale natura delle prestazioni, avrebbero emesso anche false fatture e prodotto falsi contratti di locazione. In totale sono 79 i lavoratori che, secondo le indagini delle Fiamme Gialle, sono soltanto formalmente dipendenti delle aziende estere. L’evasione contributiva e assicurativa è di circa 2 milioni di euro.