Tre cavalcavia crollati in appena sei mesi (l’ultimo, in ordine di tempo, quello della rampa di collegamento del viadotto della tangenziale di Fossano, nel Cuneese, schiantatosi sulla strada sottostante distruggendo un’auto dei carabinieri che stavano effettuando un posto di blocco, fortunatamente senza provocare vittime): non occorre essere delle aquile per dedurre che, con ogni probabilità, il parco delle infrastrutture italiane fa acqua da tutte le parti; e neppure occorre possedere grandi abilità nel calcolo statistico per immaginare che altri crolli seguiranno se non si interverrà a fare una manutenzione come diocomanda e, nell’attesa che questo avvenga, una mappatura delle infrastrutture che negli ultimi decenni non hanno visto magari neanche una mano di vernice. Dopo la tragedia sfiorata a Fossano, nei bar di molte città e più in generale nei punti di ritrovo sta circolando, sempre più rapidamente, una considerazione: “Cosa bisognerà aspettare per intervenire? Forse che qualche cavalcavia si schianti sull’auto blu di qualche ministro, parlamentare, senatore….?” Inutile aggiungere che, qualcuno fra quelli un pochino meno pazienti e, dunque, più esasperati da questa situazione, questa possibilità l’ha già trasformata in augurio… E mentre c’è chi sta pensando a una class action contro lo Stato Continua a leggere
Archivi giornalieri: 19 Aprile 2017
La riforma dei porti fa acqua? Uggé: “Emergono tutti i limiti che avevamo individuato”
“La riforma dei porti, che abbiamo salutato con favore per i principi che l’hanno ispirata, sta mostrando tutti i limiti che avevamo individuato in tempo utile”. Lo dichiara il vicepresidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, annunciando un prossimo evento sul tema delle Autorità portuali e sulle prospettive di rilancio della portualità campana. “Il primo limite della riforma”, spiega Uggè, “riguarda il ruolo della rappresentanza delle imprese che è stato soppresso insieme ai comitati portuali. Ai tempi ristretti della riforma non sono seguiti tempi altrettanto rapidi per le nomine di presidenti, dei comitati di gestione e degli organismi di partenariato”. Continua a leggere
Auto sempre pulite, crescono gli autolavaggi. In aumento anche gommisti e centri di revisione
Crescono gli autolavaggi, ma anche i centri di revisione e i gommisti. Diminuisce il numero delle stazioni di servizio e degli elettrauto. Il quadro emerge dal volume “L’autoriparazione ed i suoi protagonisti”, edito da Autopromotec, che verrà distribuito in occasione della prossima edizione dei Autopromotec in programma a maggio a Bologna. Nel 2016, in Italia la rete di assistenza agli autoveicoli (carrozzerie, centri di revisione, elettrauti, gommisti, meccanici, autolavaggi, autoconcessionari e stazioni di servizio) era composta da 117.540 aziende, in crescita dello 0,5 per cento rispetto alle 116.948 aziende del 2014. Continua a leggere
Produrre e non poter trasportare che senso ha? Anche l’industria scopre lo scandalo ponti
L’allarme, inascoltato, è già stato lanciato dagli autotrasportatori. Il blocco di fatto delle autorizzazioni ai trasporti eccezionali sta paralizzando diverse attività. La burocrazia (clicca qui) sta seppellendo di carte le aziende, i divieti stanno tenendo fermi i vari prodotti. Ora l’allarme viene rilanciato da chi produce. Un ponte, vietato dall’Anas al transito dei carichi eccezionali superiori alle 88 tonnellate, sulla statale 12 dell’Abetone e del Brennero nel mantovano, “tiene in scacco l’intera industria della caldareria, che rischia di perdere commesse per milioni di euro”. Continua a leggere
Cavalcavia che crollano come castelli di carte? Controlliamo tutti gli appalti, i subappalti…
“Quel ponte si è piegato su se stesso: qualche problema nella realizzazione della infrastruttura ci deve essere. Occorre puntare i fari sull’intera filiera degli appalti e subappaltati pubblici, vanno controllati i lavori già realizzati e vanno verificati con scrupolo i cantieri futuri. Deve essere questa la priorità del ministero e non la progettazione di opere tanto faraoniche quanto eternamente rimandate”. Ad affermarlo è la presidente nazionale Cna-Fita Cinzia Franchini all’indomani della tragedia sfiorata a Fossano, nel Cuneese, dove un cavalcavia è crollato fortunatamente senza causare vittime. Continua a leggere
La tecnologia? Se “accelera” troppo diventerà un’arma pericolosa in un nuovo Far West
Un grande storico francese oltre che uno dei più grandi osservatori dei cambiamenti a lungo termine che avvengono nelle civiltà, Fernand Braudell, sosteneva che in un mercato senza regole è il capitalismo di rapina a uscire vincitore. In sostanza un ritorno al Far West dove il pistolero più veloce elimina il più debole. Sarebbe stato straordinariamente interessante conoscere, se solo fosse stato ancora in vita, le riflessioni di questo grandissimo “osservatore del mondo” sui cambiamenti che negli ultimi tempi hanno visto protagoniste realtà capaci di spazzar via ogni “vecchia” regola del “gioco”: realtà pronte, per esempio, a conquistare a colpi di App il monopolio del trasporto passeggeri su taxi e auto a noleggio con conducente, come sta tentando di fare Uber; o magari di offrire ospitalità in casa propria, mettendola di fatto in affitto e magari offrendo pure cibo, attraverso portali come Airbnb… Continua a leggere