Il mondo dell’autotrasporto in strada solitamente ci va per consegnare merci. Il 18 marzo, invece, ci andrà per “consegnare” al Governo un carico di proteste. Il 18 marzo è stato infatto scelto da Unatras, per la giornata di mobilitazione dell’autotrasporto, con un invito diffuso dall’unione delle associazioni di categoria a partecipare alle manifestazioni di proteste indette in diverse città d’Italia per “esprimere il proprio malcontento contro la mancanza di risposte da parte del governo. Risposte non date a problemi importantissimi che i responsabili di Unatras hanno riassunto in un documento messo on line sul sito www.conftrasporto.it: dalla determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio dei diversi servizi di autotrasporto, tenendo conto di tutti i fattori che li determinano, all’assunzione di iniziative volte a garantire l’effettiva trasparenza e regolarita’ del mercato nazionale e internazionale dei trasporti, attraverso il rilancio e la definitiva messa a regime del portale della regolarità dell’autotrasporto, gestito dall’albo nazionale; attraverso azioni di contrasto efficaci e coordinate con quelle di altri Paesi europei contro la concorrenza estera sleale e illegale e contro qualsiasi forma di abusivismo. E, ancora, una protesta per ottenere sanzioni effettive e norme disincentivanti per chi non rispetti i tempi di pagamento dei servizi di trasporto; lo sblocco del rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, semplificando gli adempimenti a carico delle imprese; il pieno funzionamento delle motorizzazioni civili. Le associazioni aderenti all’Unatras sono a disposizione di tutti per fornire orari e luoghi in cui sono previste le manifestazioni di protesta.