“Con la riforma dei porti l’Italia va verso una trasformazione epocale del trasporto marittimo”. Lo ha detto l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ora consulente del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha presentato in questi termini al Forum di Conftrasporto a Cernobbio la riforma dei Porti varata dal Governo. “L’Italia oggi va finalmente verso un modello di sistema, avendo un disegno organico davanti a sé”, ha spiegato Merlo. “Per la prima volta non si sente più rimpiangere il ministero della Marina Mercantile, ma si assiste a una vera politica dell’Economia portuale”.
Secondo Luigi Merlo, i Comitati Portuali che hanno caratterizzato per decenni le attività dei porti italiani “erano figli del consociativismo di questo Paese. Un consociativismo che ha creato mostri, come le attuali Authority, che hanno più partecipate di una multinazionale. Ora con questa riforma l’Italia è di fronte a una trasformazione epocale del trasporto marittimo. Perché i porti con la riforma saranno sempre più porti-industria e la nuova Autorità Portuale sempre più soggetto regolatore”. La riforma permetterà di ridurre i tempi di attesa delle merci, i controlli saranno certi e più efficienti e, ha detto Merlo, “renderà la nuova portualità italiana un elemento di novità tale dal punto di vista economico da fare così della logistica una forza capace di trascinare l’intero sistema Paese verso crescita e sviluppo”.