C’erano anche le le politiche sui trasporti, grazie alle quali i sardi si sentono ‘prigionieri’ per i mancati e inefficienti collegamenti con il Continente, al centro dello sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private proclamato da Usb, Unicobas e Usi che avrebbe dovuto portare fiumi di manifestanti sotto il palazzo del Consiglio regionale di Cagliari. Invece in via Roma si sono ritrovate solo poche decine di persone che hanno sfilato in un corteo ridotto al lumicino. Un clamoroso fiasco. Ma dovuto a cosa? L’essere “isolati” dal resto d’Italia e del mondo non interessa gran che ai sardi? Oppure sono le manifestazioni dei sindacati a non essere più credibili per i cittadini dell’isola? Più probabile la seconda risposta…