I bus degli studenti non potranno essere utilizzati dai migranti. La decisione di Pierangelo Olivieri, sindaco di Calizzano, nel Savonese, fa già discutere. Dopo che nei giorni scorsi ci sono state risse nell’albergo che ospita circa 40 migranti, screzi con gli abitanti e battibecchi con gli studenti sui bus del mattino, il sindaco ha deciso di mettere la parola fine alla questione invitando i migranti a non utilizzare quei mezzi.
“Ci sono stati episodi spiacevoli verso alcune ragazze, per questo abbiamo ottenuto l’impegno da parte della cooperativa Il Faggio che gestisce i migranti a invitarli a non salire su quei bus se non strettamente necessario”, spiega il sindaco. La storia è raccontata da La Stampa e da Il Secolo XIX. La cooperativa prende le distanze dalle parole del primo cittadino: “Non posso credere che il sindaco di Calizzano si sia permesso di mettere in bocca al Faggio simili dichiarazioni. Dubito che il primo cittadino possa nemmeno lontanamente dichiarare che la nostra coop sia d’accordo con una simile ipotesi, degna del peggiore stato di apartheid”, ha commentato a Il Secolo XIX il presidente della cooperativa, Danilo Pisano. “Non si tratta di razzismo o intolleranza perché abbiamo integrato i migranti nella polisportiva che ha anche vinto un premo per un video contro il razzismo”, ha detto il sindaco. “Ma dopo le risse e gli episodi sui bus il clima è cambiato. Non voglio un paese polveriera. E poi la licenza dell’albergo è per 24 migranti e non per 40. Chiederò alla prefettura di rispettare quei parametri”. Spesso, ha spiegato il sindaco, i migranti salgono sugli autobus senza il biglietto e per questo l’azienda dei trasporti proporrà alla cooperativa Il Faggio un abbonamento convenzionato per fare in modo che i biglietti vengano pagati.