Concessionarie e case automobilistiche, non avete mai pensato a offrire questo servizio?

Avete presente il film “Una donna in carriera”, con Melanie Griffith, in cui una giovane segretaria, Tess confida al proprio “capo” (in questo caso una donna) un’idea vincente col solo risultato di vedersela “rubare” (anche se poi saprà vendicarsi…)? Come fare nella vita a non cadere nella stessa trappola? Come “sottoporre” a un’azienda, in questo caso automobilistica, un progetto con la certezza che, se un domani, dovesse partire, chi l’ha avuta siederà al volante (o magari al fianco come navigatore) o, quantomeno, ne godrà di tutti i benefici economici?  

È la domanda che si è posto un lettore di stradafacendo.tgcom24.it convinto di avere avuto “un‘idea particolarissima che potrebbe aprire nuove strade alle concessionarie e, di conseguenza, alle case automobilistiche, creando nuovi posti di lavoro e un nuovo servizio, destinato probabilmente a risultare molto gradito a una particolare fetta di clientela? Ma come fare, non conoscendo affatto le procedute in materia, come essere certo che un domani, l’eventuale partner automobilistico che dovesse decidere di  condividere il nuovo progetto, non si possa impossessare dell’idea lasciando “l’inventore”  con un pugno di mosche in mano?