Per centinaia di milioni di telespettatori nel mondo Mazinga è un enorme robot costruito da un vecchio scienziato per combattere il malvagio scienziato tedesco dottor Inferno. Per moltissimi camionisti Mazinga è invece un collega: Maurizio Ragozzino, 37 anni di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, sposato e padre di due figli che ha scelto come nickname proprio quello dell’eroe giapponese dei cartoni animati. Autista di bisarche, gli autotreni a due piani specifici per il trasporto di veicoli e che, in particolar modo in occasione di carichi eccezionali, richiedono grandi capacità ed esperienza, Maurizio “Mazinga” Ragozzino, sarà il compagno di viaggio dell’ex Iena Marco Berry nella terza puntata di Inarrestabili in onda su Rete4 mercoledì 22 giugno alle 23.45. Un compagno di viaggio con cui parlare di diverse cose, come per esempio il volo e il paracadutismo, visto che il sogno di “Mazinga” (svanito causa vertigini) era quello di diventare un giorno pilota d’aerei e che Marco Berry Ma un appassionato di paracadutismo….
E di moltissime cose il conduttore mago ideatore de del docu-reality in grado di mescolare spettacolo e informazione promosso da Fai Service, la società di servizi per le aziende di autotrasporto, per far conoscere dall’interno la professione dell’autotrasportatore avrà modo di parlare anche col suo secondo compagno di viaggio: Vittorio Spinelli, alias lo Zingaro, una sorta di leggenda tra i camionisti italiani, con più di 40 anni di vita passati al volante. Un’inarrestabile per antonomasia considerato che lui, 62 anni, sposato e padre di due figlie, di starsene finalmente tranquillo a riposarsi a Carate Brianza, in provincia di Monza, dove vive, non ci pensa neppure, nonostante da cinque anni sia in pensione. E ogni giorno continua a salire sul suo adorato camion per trasportando mobili tra Francia, Scandinavia, Portogallo e Romania. Un personaggio unico, che si dice che abbia origine gitane, con un aspetto in comune con Marco Berry: il desiderio di fare beneficenza, di aiutare continuamente chi, nella vita, ha avuto meno fortuna di altri. E’ per questo che lo “zingaro” ha deciso di mettersi al volante dell’associazione umanitaria “Coast to Coast” che ha fondato per aiutare i bambini in difficoltà dell’Est Europa.