“Lo scontro in atto nel mondo dei traghetti sul caso degli sgravi contributivi per il personale marittimo richiedeva un intervento immediato e la decisione di convocare al ministero dei Trasporti i rappresentanti di Confitarma e Fedarlinea rappresenta la miglior risposta a questa esigenza. L’augurio è che da uno scontro possa nascere un incontro destinato a rappresentare il primo passo per avere al più presto una più opportuna e organica composizione degli equipaggi a bordo dei traghetti”. Con queste parole il presidente nazionale di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato da scelta del sottosegretario Simona Vicari di convocare per martedì 22 marzo i rappresentanti delle due principali associazioni di categoria schierate su due fronti contrapposti: da una parte Confitarma, presieduta dall’armatore Emanuele Grimaldi, convinta che gli aiuti di Stato vadano riconosciuti anche a quelle compagnie che assumono lavoratori extracomunitari; dall’altra Fedarlinea, scesa in campo al fianco dell’armatore di Tirrenia e Moby Lines per chiedere che sgravi e incentivi vengano concessi solamente a quegli armatori e a quelle compagnie che hanno scelto invece di sostenere l’occupazione nazionale e comunitaria.
A me sa tanto di uno scontro d’interessi fra il gruppo Grimaldi e il gruppo Onorato…
I sindacati in proposito cosa dicono e cosa stanno facendo?
Fra le 10 piaghe dell’Italia al primo posto i politici, al secondo i sindacati….
Caro Gianmarco certamente esiste uno scontro di interessi ma è troppo comodo cavarsela in questo modo. Va bene che in questo periodo è di moda Ponzio Pilato ma lavarsene le mani è un po’ troppo comodo. La domanda è una sola. E’ giusto che chi ottiene contributi pubblici concessi per ridurre i costi non partecipi ad assicurare lavoro ai cittadini italiani ed invece ricorra a lavoratori extra comunitari che costano molto meno per lucrare di più? Ha diritto lo Stato di porre condizioni nei confronti di chi riceve aiuti che derivano dalle tasse di aziende e cittadini? questo va oltre alle guerre tra due imprenditori ma riguarda gli interessi del nostro paese.