Cresce la quotazione del petrolio e, immediatamente, aumentano i prezzi dei carburanti. Secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana, martedì mattina Eni ha alzato il prezzo consigliato di benzina e diesel di 2 centesimi al litro. Aumenti anche per Ip (+1 centesimo sul diesel), Q8/Shell (+1 centesimo su benzina e diesel) e TotalErg (+1 centesimo su benzina, diesel e Gpl).
Queste le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di lunedì mattina su circa 12mila impianti: benzina self service a 1,380 euro/litro (invariato, pompe bianche 1,353), diesel a 1,204 euro/litro (invariato, pompe bianche 1,175). Benzina servito a 1,470 euro/litro (invariato, pompe bianche 1,388), diesel a 1,298 euro/litro (+0,1 cent, pompe bianche 1,210). Gpl a 0,534 euro/litro (invariato, pompe bianche 0,521), metano a 0,982 euro/kg (+0,1 cent, pompe bianche 0,974).
A far alzare il prezzo del petrolio, che ieri a New York ha raggiunto la quotazione massima da dicembre, è stata la notizia di un probabile congelamento della produzione per fermare la costante discesa dei prezzi. Rovnag Abdullaiev, ad della compagnia petrolifera statale Socar (Azerbaigian) ha dichiarato di sostenere “la proposta di congelare l’estrazione di greggio. Posso dire che il livello di estrazione di petrolio in Azerbaigian nel 2016 non sarà più alto che nel 2015”, ha aggiunto precisando che i progetti per aumentare la produzione di petrolio sono già stati sospesi. Il ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti, Suhail Al Mazrouei, si è detto “ottimista” e prevede che a “fine anno o anche prima vedremo una correzione” dei prezzi. “Dobbiamo essere pazienti” ha dichiarato spiegando che una correzione non può avvenire in settimane o mesi ma che “ci vorrà tempo prima che si arrivi a ottenere un prezzo sostenibile”.