Più treni che arrivano e partono e container pieni. È soddisfatto il presidente dell’Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, che lunedì è intervenuto al lavori della Commissione dell’assemblea Ince. Il traffico ferroviario da e per il porto di Trieste, ha spiegato D’Agostino, è aumentato del 15,16 per cento nei primi 9 mesi 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014. I treni transitati per lo scalo nel periodo sono stati 4.104, rispetto ai 3.564 del 2014.
D’Agostino ha parlato di “crescita fortissima dei container pieni rispetto a quelli vuoti, il che significa che il traffico diventa strutturale, che nuovi servizi difficilmente vengono trasferiti ad altri porti. Ecco perché investiamo sui treni, non tanto con l’abbattimento dei costi e tasse, ma su elementi aggiuntivi al movimento treni, che fanno diventare i traffici strutturali e non volatili”. D’Agostino ha prospettato per lo scalo, in particolare per il Punto franco internazionale “altre attività oltre la terminalistica, come logistica e manifatturiera. Negli ultimi 20 anni si è rinunciato a pensare all’Italia come Paese di trasformazione e manifattura, sottovalutando gli elementi di competitività su aree ad alta accessibilità. Il porto di Trieste questo ragionamento lo vuole portare avanti. Qui ci sono tutte le condizioni”.