Quindici miliardi di euro sono una cifra importante che può veramente segnare una svolta per il Paese. Perché producano effetti é tuttavia necessario che gli investimenti siano concentrati. Per esempio, per quanto riguarda le autostrade del mare, puntando su quattro o cinque porti di accoglienza del Paese considerati strategici per il traffico delle merci via mare”. Ad affermarlo è il vice presidente di Confcommercio, Paolo Uggé, che all’indomani della cerimonia organizzata per celebrare l’ampliamento del canale di Suez e delle dichiarazioni del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio sull’importanza “di rafforzare i collegamenti tra porti, strade e ferrovie ora che è più facile agganciare la ripresa”, ha invitato il Governo “a sfruttare la propria posizione di piattaforma logistica del Mediterraneo attraverso interventi mirati, ridisegnando le infrastrutture della retroportualità e potenziando i collegamenti con le ferrovie. “Il ministro Delrio ha confermato la scelta di fare la cura del ferro, potenziando il trasporto su rotaia in particolar modo nelle tratte locali di Calabria, Sicilia e Sardegna, e la cura dell’acqua, sbloccando i cinque miliardi di investimenti fermi nei porti: due strade ottime per far ripartire il Paese, a condizione però che a tracciare le strategie vengano chiamate persone capaci di fare le scelte più adeguate, puntando su ciò che è utile senza disperdere le risorse disponibili”.