Come è possibile ancora oggi programmare lavori di asfaltatura di un asse viario di primaria importanza per la nostra provincia senza tenere conto del periodo e soprattutto senza informare adeguatamente e per tempo enti locali e utenza così che possano predisporre piani alternativi? A rivolgere la domanda, inviando una lettera aperta ai direttori dei quotidiani locali e, tramite le loro testate, agli amministratori pubblici, è il presidente della Fai Brescia, Sergio Piardi, rimasto sconcertato “da quanto accaduto lunedì 13 luglio lungo la 45 bis” e puntualmente ricostruito nella lettera. “Una giornata di passione, un inferno, come emerge anche dai resoconti di cronaca, a causa dei lavori di rifacimento del manto stradale disposti dall’Anas tra Nuvolera e Gavardo”, scrive Sergio Piardi. “In pratica la tangenziale da mattina a sera è rimasta paralizzata, con incolonnamenti di veicoli lunghi chilometri e inevitabili ripercussioni negative anche sulla viabilità locale, dove il traffico ha naturalmente quanto inutilmente cercato sfogo dal maxi ingorgo, e sul casello autostradale di Brescia Est, che ha faticato a lasciar defluire i mezzi. Conseguenze pesantissime dunque, per gli automobilisti e ancora di più per gli autotrasportatori, che come Fai rappresentiamo, costretti a buttare al vento un’intera giornata di lavoro e guadagno, fatto gravissimo dato il periodo di crisi. Eppure è risaputo che la Gardesana occidentale è l’unico collegamento tra la Bassa Orientale e la Valsabbia per i mezzi pesanti che non possono neppure provare a lasciare la 45 bis dati i divieti di transito istituiti nei Comuni attraversati e la presenza di rotonde che rischierebbero di provocare il ribaltamento dei mezzi stessi! Ma ciò che più ci ha colpito, oltre al fatto che simili lavori siano stati iniziati di giorno, è stata l’impossibilità di trovare interlocutori in grado di darci adeguate informazioni! Per ore abbiamo cercato di avere notizie, con i centralini roventi di chiamate dei nostri associati impossibilitati a lavorare, in qualche caso perfino a uscire dai cancelli della ditta con i camion. Nulla, almeno così ci è stato risposto, sapevano infatti i Comuni che si sono ritrovati il cantiere aperto senza preavviso. Per fortuna abbiamo poi trovato in Antonio Bazzani, consigliere provinciale con delega ai Lavori pubblici, un valido aiuto nel comprendere la situazione e cercare una soluzione. Anche grazie al suo intervento si è riusciti a bloccare i lavori diurni e a spostare l’asfaltatura in orario notturno, facendo inoltre apporre adeguata cartellonistica. Quanto accaduto”, conclude Sergio Piardi, “ci spinge ad avanzare ancora una volta la raccomandazione agli enti preposti di una oculata programmazione dei cantieri, per ridurre i disagi di tutti coloro che sulla strada circolano e soprattutto di chi, trasportando merci e passeggeri, lungo le strade lavora, oltre che per prevenire incidenti come quello accaduto a Villanuova. La Fai di Brescia, sempre pronta a fare da tramite con i propri associati per la diffusione di informazioni e comunicazioni, ribadisce inoltre la propria disponibilità a partecipare a tavoli tecnici e a trovare le migliori soluzioni alternative in grado di contemperare gli interessi di tutti”.