“Il nuovo Sistri sarà un sistema di tracciabilità dei rifiuti talmente efficiente da far scuola in tutta Europa, come annunciato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti? E verrà realizzato in pochi mesi, diventando operativo a gennaio 2016 semplificando ogni operazione, riducendo contemporaneamente i costi per le aziende, eliminando le black box e le token usb, come ha sempre promesso il ministro? Fai Conftrasporto e tutto il mondo dell’autotrasporto italiano non possono che accogliere con gioia queste dichiarazioni e augurarsi che ogni singola parola data venga mantenuta. I clamorosi fallimenti registrati in passato dal progetto Sistri non lasciano indurre a facili ottimismi o entusiasmi, ma la speranza è che si possa davvero svoltare pagina. E a questo proposito il ministro sappia che le associazioni di categoria sono a disposizione del Governo per fornire qualsiasi possibile consiglio utile per far si che quel traguardo possa essere davvero raggiunto con l’inizio del nuovo anno. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 10 Giugno 2015
Riforma dei porti, il Governo ha gettato in mare troppe occasioni. Adesso rimedi
Se ne parla da troppo tempo, senza concludere molto. Il disegno di legge sulla riforma del sistema portuale è stato rimbalzato per almeno due legislature senza che il testo definito sia divenuto legge. La gran parte delle Autorità portuali sono commissariate e questo incide negativamente sia sulla funzionalità dei porti sia sulle economie delle città. Nei mesi scorsi sembrava finalmente che un accordo tra il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti di allora, Maurizio Lupi, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, avesse prodotto passi significativi: un gruppo di esperti era stato insediato e un documento elaborato. Poi il nulla. Tutto è ritornato nel vago e ora il neoministro Graziano Delrio annuncia l’arrivo di stanziamenti per interventi sul sistema portuale e l’avvio di quella che a gran voce viene chiamata la logistica portuale. Ma con quale logica? Continua a leggere
Vespa 946 Emporio Armani: la regina degli scooter si fa vestire dal re della moda
È stata chiamata Vespa 946 Emporio Armani ed è nata dalla collaborazione tra Giorgio Armani e Piaggio per celebrare due simboli italiani dello stile e della creatività, tra i più noti al mondo. Un matrimonio tra due esempi del grande made in Italy celebrato in occasione di due importantissimi anniversari: il 40° compleanno della fondazione della Giorgio Armani e il 130° anno di vita del Gruppo Piaggio. Per l’occasione lo scooter italiano per eccellenza si è “vestito” di una particolare palette di grigi con un lievissimo tocco di verde, visibile solo in particolari condizioni di luce. Vespa 946 rievoca nel nome l’anno di nascita, il 1946, dello scooter diventato un’icona nel mondo, simbolo di eleganza italiana, ed è caratterizzata da linee che reinterpretano in chiave contemporanea lo stile originario di Vespa. Continua a leggere