Sparisce l’ergastolo della patente. Asaps: “La giustizia sulla strada si allontana”

“Alla fine in Parlamento la tribuna numerata dei difensori estremi dei vari diritti, compreso quello della mobilità a discapito della tutela alla sicurezza e alla vita, ha sempre la meglio. Ora apprendiamo con stupore che uno dei due pilastri dell’omicidio stradale, quello relativo all’ergastolo della patente, verrà di fatto costruito con un debole calcestruzzo che limiterà gli effetti a sanzioni accessorie con la sospensione della patente da 5 a 12 anni. Questo, ci dicono, per rimanere entro il recinto del diritto alla libertà di movimento tutelato dalla Costituzione”. Per Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), “si sgretola il pilastro dell’ergastolo della patente” e questo “stupisce perché la proposta, l’impianto originale e le dichiarazioni di parlamentari e relatori inizialmente non andavano in questa direzione”.

“Vorremmo ricordare ai nostri rappresentanti”, ha detto Biserni, “che oltre il diritto alla libertà di movimento la Costituzione tutela anche il diritto alla sicurezza e a alla vita”, e la patente di guida “è una licenza, come il porto d’armi, non un diritto divino. Se un cacciatore o un titolare di licenza di porto di pistola uccide accidentalmente una o più persone perché ubriaco o drogato, e magari si dà alla fuga, dopo che gli viene ritirato il porto d’armi gli verrà poi restituito? Crediamo proprio di no”. L’Asaps considera questa decisione, “se confermata, grave e una sorta di raggiro nei confronti dei familiari delle vittime della strada e delle associazioni che, come noi, propongono l’omicidio stradale. Il traguardo della giustizia sulla strada con questa posizione si allontana”, commenta Biserni, “e l’omicidio stradale rischia di scivolare verso la farsa”. Come spiega TgCom24 (clicca qui), dal testo del disegno di legge sull’omicidio stradale è sparito l’ergastolo della patente, ovvero il ritiro a vita. Secondo il relatore Giuseppe Luigi Cucca (Pd), la sanzione sarebbe stata incostituzionale. Al momento rimangono solo la sospensione da 5 a 12 anni.