Il Sistri non verrà cancellato. Con il nuovo bando cambierà solo il concessionario?

C’è e ci sarà ancora il Sistri nel futuro delle imprese italiane che producono, trattano o trasportano rifiuti (clicca qui per vedere il servizio sul tema realizzato da Ricicla.tv). La procedura di affidamento del bando prevista per giugno non contempla un nuovo progetto: servirà soltanto a definire il nuovo concessionario. La doccia gelata arriva dal tavolo di consultazione tenutosi mercoledì pomeriggio a Roma, nella sala Auditorium del Ministero dell’Ambiente, alla presenza dell’ad di Consip Domenico Casalino, e di Giuseppe Leotta, delegato Sistri della segreteria tecnica del dicastero, che hanno incontrato le sigle di enti e associazioni soggette all’obbligo di tracciabilità dei rifiuti.

Nessun nuovo sistema: Consip ha presentato delle linee guida per un ideale progetto di semplificazione che partirebbe il primo gennaio 2016, quando sarà scaduto il contratto tra Ministero e Selex e il vincitore del bando di giugno prenderà in carico il sistema. Solo allora potranno iniziare le fasi di progettazione, realizzazione e sperimentazione del progetto che, stando a una prima stima di massima, dovrebbe richiedere circa due anni. Si punta all’abbandono di black box e token usb per passare a firme digitali e strumenti di gelocalizzazione, ma nel frattempo per le imprese nulla cambierà. Dal primo gennaio, a meno di proroghe a sorpresa, Sistri sarà pienamente operativo come lo conosciamo e con tanto di sanzioni operative che, considerate le falle normative e tecnologiche del sistema,  rischiano di trasformarsi nell’ennesimo salasso per le imprese del comparto.

Testo a cura della redazione di Ricicla.tv