“La Grecia con una decisione coraggiosa ha consentito il raddoppio dei container in arrivo nel porto del Pireo con le conseguenti ricadute sulle entrate fiscali e sulla occupazione nella logistica e nei trasporti. In Italia, dove ci sono oltre 20 porti, molto più vicini al mercato europeo rispetto alla Grecia, malgrado alcune performance positive in alcuni scali, da anni siamo fermi a 5-6 milioni di container, il doppio della Grecia, è vero, ma la metà di quelli che riceve da solo il porto di Rotterdam”. Ad affermarlo, commentando la decisione di scioperare adottata dai lavoratori portuali, sono stati il responsabile nazionale trasporti di Forza Italia Bartolomeo Giachino e il capogruppo in Commissione Trasporti della Camera, Sandro Biasotti, denunciando lo scarso coraggio del nostro Governo nel rilancio dei trasporti merci via mare. “Il Governo, che si era impegnato a presentare entro il 12 febbraio scorso il Piano dei Porti e della logistica”, hanno denunciato Bartolomeo Giachino e Sandro Biasotti, “cosa ha fatto in concreto? Ha nominato un gruppo di lavoro non rappresentativo del settore, escludendo sindacati, trasportatori e operatori logistici; ha lavorato a un documento che è stato secretato in modo ridicolo e che comunque, a detta di chi l’ha potuto leggere, non appare molto coraggioso e oggi è nelle mani del ministro Maurizio Lupi. Mentre la discussione pare paralizzata dalle divisioni tra Pd e ministro sull’assetto da dare alle Autorità portuali, noi, nel giorno dello sciopero dei lavoratori portuali, abbiamo deciso di chiedere al ministro di essere molto più coraggioso e di puntare soprattutto alla crescita che è la priorità per il Paese. La crescita e gli investimenti da fare nei porti sono l’obiettivo cui si deve rispondere. Da questo punto di vista, nel Piano dei porti è sicuramente prioritaria la nuova diga al porto di Genova, scalo che dovrà avere una crescita sostenuta se il nostro Paese vuole avere un altro peso nei traffici mondiali”.