I carburanti per gli aerei si possono produrre con gli scarti della biomassa

In Italia in ottobre era stata scoperta una truffa milionaria con la scusa di produrre carburante dagli scarti dei bovini macellati (clicca qui). Nello stato dell’Indiana i ricercatori della Purdue University hanno invece davvero sviluppato un procedimento in grado di convertire quelli che fino a oggi erano considerati scarti della biomassa in carburanti per aerei e profumi.
La biomassa vegetale (non animale) è costituita in gran parte da cellulosa e lignina (la molecola che dà alle piante la loro struttura rigida); quest’ultima fino a oggi veniva rimossa e scartata. Gli scienziati sono invece riusciti a sfruttare anche la lignina: hanno utilizzato un catalizzatore chimico e calore per provocare una reazione che converte questa molecola in prodotti chimici di valore. I ricercatori sono riusciti a rompere le molecole della lignina, ottenendo cellulosa e un liquido con due fenoli, composti aromatici usati in profumi e fragranze. Con un catalizzatore hanno poi convertito questi fenoli in carburante ad alto numero di ottano utilizzabile come alternativa o come integratore del gasolio per l’aviazione o per i veicoli da corsa. La ricerca, come riporta il sito meteoweb.eu, è già stata pubblicata su Royal Society of Chemistry journal Green Chemistry.