Truffe, truffe e ancora truffe. Gli automobilisti sono una delle categorie maggiormente a rischio raggiro. La truffa più famosa e antica è quella dello specchietto. Gli ultimi due episodi si sono verificati ad Aversa e Bergamo. Tutto inizia con un colpo secco sulla vostra auto, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Vi ritroverete con tutta probabilità inseguiti da un altro veicolo che cercherà di catturare la vostra attenzione in modo che vi fermiate.
Nella truffa dello specchietto il sedicente danneggiato vi accuserà di aver rotto uno degli specchietti retrovisori della sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrandovene lo stato (naturalmente il pezzo dell’auto è stato appositamente danneggiato in precedenza). Segue una richiesta di denaro tra le 80 e le 160 euro. C’è anche una variante con il lancio di una pallina di pongo. Se vi dovesse capitare insistete sulla compilazione della constatazione amichevole e chiamate il 112. Ci sono poi le truffe delle autostoppiste. Una donna avvenente sul confine tra l’Italia e la Svizzera ha racimolato in questo modo un gruzzoletto. A chi le dava un passaggio diceva di avere un figlio gravemente malato e chiedeva soldi per le medicine. Un terzo tipo di truffa è quello scoperto dalla Procura di Napoli. Una banda criminale stipulava false polizze assicurative intestate a contraenti del tutto ignari: aveva un giro d’affari attorno ai 20 milioni di euro. Gli arresti sono stati messi a segno in Campania, Lombardia, Puglia e Friuli. Ventiquattro gli indagati, poste sotto sequestro cinque agenzie assicurative tra Napoli e provincia. Scoperta anche una stamperia clandestina di polizze assicurative in un appartamento di Pomigliano d’Arco.